Rifiuti ed economia circolare. Commissione Bilancio incontra organizzazioni per la settimana europea per la riduzione dei rifiuti

100 tonnellate di indumenti sottratti alla discarica per essere riutilizzati o riciclati ed un valore economico di oltre tre milioni di euro. Questo il risultato di circa dieci anni di attività delle realtà sociali che a Palermo si occupano del recupero e del riuso degli abiti, in un’ottica di economia circolare.

E’ quanto emerso ieri, nel corso di un incontro che la Commissione consiliare Patrimonio e Bilancio ha tenuto presso il bene confiscato alla mafia di Via Casella gestito dalla cooperativa Al Reves e al quale hanno partecipato anche Emmaus e Legambiente. L’incontro, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, è servito per fare il punto sulla situazione nella nostra città in questo importante settore che unisce tutela dell’ambiente ed economia.

Non a caso, il titolo della settimana europea è legato proprio al “Tessile circolare e sostenibile” con lo slogan “I rifiuti sono fuori moda”.

I consiglieri e le consigliere della Commissione hanno sottolineato che “in un periodo nel quale affrontiamo una grave crisi globale dovuta all’inquinamento, è un dovere dell’azione politica anche locale quello di supportare, proteggere ed incentivare le realtà associative e cooperative che attivano processo sociali legati al riuso, anche per l’importante ruolo sociale svolto nel dare nuova vita a indumenti e altri beni, rimettendoli in circolo nel mercato a prezzi calmierati.”

Anche per questo, la Commissione si è detta pronta a interloquire con l’Amministrazione e contribuire così alla ricerca di locali da potere destinare a magazzini per la raccolta di materiali da riuso e riciclo, a creare un tavolo tecnico fra Amministrazione, aziende ed enti del privato sociale per promuovere l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione e di promozione.

La Commissione si occuperà anche del problema posto alla operatività degli enti del privato sociale dal provvedimento regionale che vieta l’attività ambulante da parte delle cooperative sociali o associazioni no profit.

Le organizzazioni presenti all’incontro, la cooperativa Al Revès, Emmaus Palermo e Legambiente Palermo dichiarano che “un cambiamento culturale e comportamentale da parte dei cittadini si può raggiungere solo grazie a un cambiamento della visione politica dell’amministrazione sul tema dei rifiuti.

È necessario attuare politiche di riduzione della produzione dei rifiuti, anche attraverso il riuso e il riutilizzo e di gestione dei servizi di raccolta che puntano a monte alla raccolta separata e puntuale dei rifiuti e a valle al riciclo della materia prima seconda”.

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