Mariangela Di Gangi

Consigliera Comunale
 
Componente della Commissione Bilancio
del Comune di Palermo.

Section Title

Interruzione anticipata servizio mensa. Per il Comune la scuola finisce prima. 

“Per il Comune la scuola finisce prima. Ci stupisce e preoccupa la nota mandata ai dirigenti delle ...

Piano delle alienazioni. Opposizioni: Il Comune non pensi di vendere gli immobili solo per fare cassa

“Il Comune non pensi di vendere gli immobili solo per fare cassa. Il piano delle alienazioni e delle ...

Mariangela
Di Gangi

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Di Gangi

Consigliera Comunale


Componente della
Commissione Bilancio
del Comune di Palermo.

 

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Interruzione anticipata servizio mensa. Per il Comune la scuola finisce prima. 

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Piano delle alienazioni. Opposizioni: Il Comune non pensi di vendere gli immobili solo per fare cassa

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1 day ago

Mariangela Di Gangi
Per noi era molto importante esserci anche ieri, alla conferenza stampa promossa dal “Coordinamento 23 Maggio” all’albero Falcone.Era importante perché mentre qualcuno pensa di potersi prendere gioco dell’intelligenza dei palermitani continuando ad eludere domande scomode, la risposta più bella arriva con questo appuntamento, che non solo ha dato modo di vedere come un fronte sia e resti compatto, ma che si sia persino ampliato. È il fronte di chi crede che non esista lotta alla mafia senza giustizia sociale e senza assunzione partigiana di responsabilità. See MoreSee Less
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3 days ago

Mariangela Di Gangi
Qui un’intervista a TELE ONE di Massimo Brizzi su quanto accaduto ieri al corteo del 23 maggio.Quella strada non è proprietà privata.E no, non è un tema di ordine pubblico. See MoreSee Less
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4 days ago

Mariangela Di Gangi
COSA È CAMBIATO IN UN ANNO?Stamattina voglio raccontare una cosa.Per tanti anni, quando lavoravo con Rita Borsellino e davo il mio piccolo contributo per l’organizzazione della manifestazione dell’anniversario della strage del 19 luglio, io sono stata colei che ha avuto l’onere e l’onore di coordinare – di concerto con la famiglia – le diverse presenze in quella piazza, che andavano dagli scout a tante associazioni, dalle Agende Rosse alle rappresentanze istituzionali, passando per i bimbi e le bimbe dei quartieri (si, caro PIF, anche se tu non lo sai, i bambini e le bambine dello Zen, come anche quelli del Cep o di Ballarò, in quelle vie sono di casa da anni).Ho avuto dunque anche l’ingrato compito di “trattare” coi promotori del corteo promosso dalla destra cittadina e che ogni anno approdava in via D’Amelio.Si, proprio io che ero la “comunista” e che politicamente ero forse la meno appropriata a dialogare coi “fascisti”, mi armavo (tanto quanto loro, immagino) di santa pazienza e ci accordavamo su percorsi e orari, nel comune intento di evitare tafferugli e che una giornata importante per tutti e tutte potesse essere macchiata da polemiche.Perché questa era la volontà della famiglia Borsellino: niente scontri in via D’Amelio. Mi sono presa della democristiana da alcuni e della collaborazionista da altri. E pazienza.Ma ogni sera del 18 luglio, per anni, andavo a dormire certa che tutte le modalità di stare in quella piazza fossero preventivamente in condizione di non configgere, se non politicamente.Erano anche gli anni in cui i giovani di AN chiedevano le dimissioni di Cuffaro per le sue implicazioni con la mafia, prima ancora che lo facesse la sinistra a Palazzo dei Normanni. Altri tempi.Insomma, c’era la politica, il pensiero, la battaglia pure. Ma c’era la coerenza. Una coerenza tanto forte da non avere nulla da temere, anche quando si trasformava in senso di responsabilità.Quella stessa coerenza che è mancata ieri e che è la vera causa di tutto quanto accaduto.Perché ieri a dei ragazzi e delle ragazze, a tanti palermitani e tante palermitane è stato impedito con la forza di attraversare una loro strada per l’imbarazzo dovuto alla consapevole e vistosa incoerenza di chi si è eretto a padrone di casa.Perché forse quei ragazzi e quelle ragazze avrebbero semplicemente voluto fare la stessa domanda che avrei voluto fare io, che sono stata fieramente accanto a loro per tutto il corteo (che, vale la pena ribadirlo, era autorizzato e parimenti ufficiale, se l’ufficialità – come io spero – la da la voglia di ritrovarsi insieme a manifestare collettivamente un pensiero condiviso).La domanda era e resta questa: cosa è cambiato in un anno? La risposta si chiama imbarazzo e si è trasformata in un ingiusto scontro. (Ph. Our Voice) See MoreSee Less
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4 days ago

Mariangela Di Gangi
Nessuno. NESSUNO E NESSUNA ha il diritto di tenere parti della città fuori dalla commemorazione della strage di Capaci.Non esistono i controcortei. See MoreSee Less
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5 days ago

Mariangela Di Gangi
Si è tenuta stamattina una seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Aziende partecipate con le delegazioni sindacali della Rap.Il quadro che ci hanno rappresentato le sigle sindacali è preoccupante. La decisione dell’Amministrazione comunale di non fare propria la richiesta della Rap di revisione straordinaria infra periodo del PEF, unita all’inerzia dell’Amministrazione rispetto ai lavori della settima vasca che la Regione dovrebbe definire, aprono uno scenario apocalittico: riduzione dei rifiuti e collasso del sistema di raccolti nel giro di pochissimi mesi. Così stando le cose, nel giro di pochi mesi, la contrazione dei servizi e la mancanza di sufficienti aree di deposito, probabilmente già in estate, determineranno una nuova e drammatica emergenza rifiuti. Nel ringraziare i sindacati per la schiettezza con cui hanno posto le questioni alle commissioni e, soprattutto, nel ringraziare i lavoratori di Rap per tutti gli sforzi che fino ad oggi stanno compiendo, non possiamo che esprimere fortissima preoccupazione.È per questo che, insieme ai colleghiMassimo Giaconia, Carmelo Miceli e la collega Concetta Amella, chiediamo al sindaco Lagalla di rivedere urgentemente le proprie scelte sul PEF e affrontare seriamente la situazione rifiuti. Fino ad oggi il sindaco ha avuto un’opposizione più che responsabile che con lui ha condiviso, con fatti e atti, il percorso di risanamento del bilancio. Ciò che il sindaco deve sapere, però, è che noi delle opposizioni non abbiamo nessuna intenzione di condividere con lui la responsabilità di una città nuovamente piena di rifiuti per scelte basate solo sulla logica della quadratura dei numeri. Il tempo per rivedere tutto c’è e il sindaco non può più mettere la testa sotto la sabbia. Come abbiamo formalmente chiesto ai presidenti delle commissioni riunite partecipate e bilancio, il sindaco venga urgentemente in commissione a confrontarsi con la nuova governance e i sindacati. Insieme troveremo nuove soluzioni. See MoreSee Less
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5 days ago

Mariangela Di Gangi
Fine giornata, ma un pensiero è d’obbligo.È il 22 maggio ed è una data fondamentale per l’autodeterminazione delle donne.Il 22 maggio del 1978 passava la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, che liberava centinaia di migliaia di donne dalla rischiosissima pratica casalinga delle "mammane". La 194 sancì il diritto delle donne di decidere del proprio corpo e della propria scelta di maternità, ma obbligava allo stesso modo il servizio sanitario nazionale a fare prevenzione delle gravidanze indesiderate nei consultori, negli ospedali, in tutti i luoghi deputati e di prossimità. E consentiva ai medici il diritto all’obiezione di coscienza. Ancora oggi, dopo 45 anni, vale la pena ricordare con fermezza questo anniversario, perché tanti, troppi sono ancora gli attacchi alla libertà e all’autodeterminazione delle donne. Perché in tanti, troppi ospedali la percentuale di obiettori è così alta da non poter garantire il diritto all’aborto sicuro nei tempi previsti dalla legge. Ancora oggi è tutelato il diritto all’obiezione di coscienza e non quello delle donne. Ancora oggi dobbiamo lottare per essere riconosciute padrone dei nostri corpi e dell’autonomia delle nostre scelte. La 194 non è una legge perfetta, ma è fondamentale perché sancisce che il diritto all’aborto sicuro è una responsabilità sociale e va difesa e applicata. See MoreSee Less
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