Cantieri culturali Zisa. “Possibile danno erariale da uso dei privati”.

Opposizioni chiedono verifica atti e revoca avviso pubblico. Soli 350 euro per affitto di un giorno
Valutare la revoca dell’avviso pubblico per l’uso del parcheggio dei Cantieri culturali della Zisa per concerti e spettacoli e verificare la correttezza di ogni atto già emesso per il suo utilizzo da parte dei privati, qualora tali atti comportassero il rischio di un danno erariale“.
E’ quanto chiedono le consigliere e i consiglieri dei gruppi Progetto Palermo, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Gruppo misto, che hanno presentato una interrogazione a risposta orale “affinché il Sindaco e l’Assessore Cannella vengano a riferire con urgenza su una vicenda che potrebbe essere davvero grave sotto diversi profili, non ultimo quello della regolarità contabile e del danno erariale.
Tutto ruota attorno all’avviso pubblicato ieri, 10 luglio, per manifestazioni da organizzare tra il 15 luglio e il 15 settembre.

I consiglieri e le consigliere di opposizione puntano il dito innanzi tutto proprio sui tempi dell’avviso, “decisamente tardivo rispetto ad una programmazione di eventi che non può essere fatta in cinque giorni”.
A sollevare dubbi sono poi le cifre che il Comune incasserebbe, ritenute troppo basse: appena 350 euro al giorno.
Un importo che secondo l’avviso comprende anche la possibilità di utilizzo di tutte le attrezzature tecniche che si trovano all’interno dell’area, fra palchi, transenne, torri, gazebo, e che, secondo i firmatari dell’interrogazione, avrebbero da sole un valore di alcune migliaia di euro al giorno.
Per questo nel documento viene chiesto chi abbia stabilito la cifra di soli 350 euro e se per caso questa non sia stata calcolata in base al valore della sola area, senza considerare anche le attrezzature messe a disposizione dei privati.

Altra anomalia dell’avviso è il fatto che viene citata la disponibilità di personale “assistente tecnico per la gestione della struttura”, che non è però chiaro se sia facente parte del personale comunale o se sia personale esterno, con ulteriore aggravio di costi per l’amministrazione.
Peraltro, tutta la stessa attrezzatura tecnica, che comprende anche torri per le luci, arredi e transenne, non è chiaro se sia di proprietà comunale o se sia stata a sua volta affittata dal Comune.

A chiudere il quadro delle anomalie, quella forse più grossa è che già da mesi sia stata avviata la vendita dei biglietti per diversi concerti in quell’area, ma non è chiaro se chi lo sta facendo abbia o no alcun contratto in essere col Comune.
Motivo per cui i consiglieri e le consigliere di opposizione chiedono al sindaco sulla base di quali atti formali queste società stiano procedendo alla vendita dei biglietti e quali siano i termini dei contratti già sottoscritti con il Comune, che andranno annullati se configurassero un danno erariale.

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