Nonostante la Sicilia sia campionessa in negativo per qualità della vita e per i servizi per i e le più giovani, continuiamo a non avere una legge quadro per i servizi per l’infanzia e l’adolescenza.

Esistono norme parziali e frammentate, che non garantiscono servizi stabili e continuativi, per altro con una scarsa disponibilità di fondi.

Mettere al centro i diritti dei più giovani, dei nostri figli e delle nostre figlie, vuol dire mettere al centro la costruzione del futuro per tutti e tutte noi.

E occorre farlo partendo dalla riscrittura, insieme a chi questi problemi li affronta ogni giorno, di norme regionali che siano finalmente adeguate.